Palazzo dei Congressi: incipit
Red carpet, torce illuminate, lungo tutta la scalinata: camerieri a frotte con lo champagne in mano, sembrano corazzieri. Abiti sfarzosi, uomini in smoking, donne in lungo.
In scena, sul palco-sfilata, alcune sfere, un grande cavallo bianco alato e dal basso si proiettano luci di colore blu elettrico: una scena razionalista in tono con l’architettura anni quaranta del Palazzo dei Congressi. Le note musicali di “Bette Davis eyes” (Kim Carnes-1981) e del brano“Don’t you want me ” (The Human Leaugue-1981), due cover cantate da Stella Starling, si diffondono liete, tra il pubblico che gremisce la platea. La scritta Nicole campeggia imponente su un flusso d’immagini floreali proiettate, quando saliamo sulla balconata, per goderci il panorama.
Nicole Fashion Show: 2018 Collection
L’evento (sabato 25 marzo 2017 n. d.r.) è presentata dalla giornalista Chiara Besana. Intercettiamo Tiziana Rocca che ha organizzato la serata con la sua Tiziana Rocca Production: ” The Never Ending Story è una storia indimenticabile, romantica e infinita come quella che lega la donna al proprio uomo, la sposa al proprio abito dei sogni, gli Atelier a un brand. Dopo un’edizione 2016 nella laguna veneta, qui sono presenti ospiti internazionali tra celebrities, blogger e influencer, buyers, press dei settori fashion e bride, addetti ai lavori.La collezione Nicole Cerimonia è un tripudio di raffinatezza e colore, affinché ogni donna possa innamorarsi non solo dell’abito ma anche della sua tonalità.
Nella palette della collezione trionfano i toni del blu in tutte le gradazioni: cobalto, avio, light blue, navy, per antonomasia colore dell’eleganza. Corallo, rosa fragola, rosso e vino si esprimono in accese tonalità moda. Impreziosiscono la gamma degli outfit brillanti inedite e briose nuance verdi. Non mancano i colori pastello, per le damigelle o gli animi romantici, con proposte che spaziano dallo champagne al cipria, dal lilla alla lavanda, dal verde acqua al grigio polvere.La collezione predilige il long dress ma si completa con corti sfiziosi: gonne con sovrapposizioni di tulle o avvolgenti mini dress per le più giovani. Tra i tessuti principe, intramontabili sono pizzo, chiffon, mikado, tulle e cady per valorizzare al meglio ogni tipo di fisicità.Moltissime le proposte coordinate per completare gli outfit con stole e cappe, ma anche boleri, bomberini decorati e mini jacket super glam. A illuminare la passerella con una creazione sartoriale della Maison Nicole, la nuova testimonial della linea Couture Alessandra Rinaudo, l’affascinante e magnetica attrice e top model spagnola Rocio Munoz Morales, compagna di Raoul Bova, di recente apparsa sul palco del Festival di Sanremo”. In platea vediamo un parterre d’eccezione: tra i presenti gli attori Riccardo Scamarcio, Maria Grazia Cucinotta, Giulio Berruti, Max Pezzali e Claudio Cecchetto e tanti altri.
La sfilata
L’immagine di un cavallo bianco proiettato sullo schermo e la musica che allude alle melodie de Il Gladiatore. Le passerelle sono bianche, ascendenti e discendenti, le modelle con indosso gli abiti, tutti bellissimi. Cambio di musica, cambio di video. Immagine di nubi ad altissima quota, danno il senso di magnificenza, di grandezza. Cambio di musica, cambio di video: un fiore che si apre… un abito e la sua sposa discendono verso la platea in una lenta ed elegante promenade.I movimenti delle modelle danno il senso del passaggio del tempo e delle stagioni. Cambio video, cambio musica. Il mare, la battigia, il castello delle fiabe, il sogno di tutte le fanciulle: l’abito da sposa. Il tramonto, petali di rosa bianca, che cadono, sulle note del brano The power of love (Frankie goes to Hollywood 1984). Finale radioso, con giovanissime ragazze che indossano, dopo la sfilata, magliette con impresse un cuore, sulle note del brano “Never Ending Story “ (1984 autore Limahl). Vero… la storia della bellezza, non finirà mai.
Intervista: Alessandra Rinaudo.
Alessandra buonasera! Volevo sapere…questo sogno si è realizzato, per lei? Il sogno di una grande imprenditrice. Cosa significa esserlo nell’alta moda, in questo settore.
Secondo me è una bella avventura, io penso che ci sia spazio anche oggi per fare cose meravigliose, l’importante è crederci quindi in realtà una serata come questa è frutto di un grande lavoro, di mesi e mesi, lavoro all’unisono di molte persone, un lavoro di squadra, di cui io logicamente sono testimonial, ecco perché ci metto il viso. Se non ci fosse una preparazione così non sarebbe possibile.
Un aneddoto, un momento della vita lavorativa che le è rimasto impresso, in questi anni
Quando nella mia azienda c’era ancora mia nonna, mia mamma…piccoli momenti. Il mio è un lavoro, non posso dire proprio di arte (lo dica perché è così n. d.r.) ma che comunque ha a che fare con la creatività, con la pazienza: il lavoro a mano fatto come una volta.
Il momento in cui ha sentito di voler fare questa professione
Sono nata in questo settore: mia nonna era già sarta da sposa, mia mamma si occupava delle spose, quindi io, ho sempre respirato quest’aria in famiglia…Poi dopo gli studi ho deciso di farne il mio lavoro, quindi è stata una scelta molto più consapevole e libera.
L’idea di scrivere un libro
Il libro è venuto un po’ da sé nel senso che avevo tanti aneddoti, tanti consigli e soprattutto una richiesta su facebook delle ragazze che tutti i giorni scrivono e vogliono delle risposte, su cose magari anche banali, però dei piccoli consigli che mi sento di dare con molta umiltà. E’ anche un modo per avvicinarmi alle future spose. Questo è stato: credo che nella sua semplicità mi rappresenti.
Grazie, grazie a nome dei lettori de Il Tabloid
Grazie a Lei.
