Il nuovo singolo di Richi Sweet, “Bugie”, è fuori dal 2 luglio in radio e negli stores, accompagnato da un lyric video. Realizzato con la collaborazione con la label GNE Records di Brescia e con il produttore artistico Giancarlo Prandelli, il nuovo brano arriva dopo il successo dell’album di esordio, “Resurrezione”, il cui singolo di lancio “Dedicata a me” aveva portato l’artista a superare la prima selezione di Sanremo Giovani 2020.

Richi torna sulla scena con un brano trap indie e un testo di grande attualità, scritto durante il lockdown, un periodo difficile per tutti: in questo pezzo Richi esprime la rabbia scaturita dall’assistere a dinamiche quasi impossibili da comprendere, alle contraddizioni di uno Stato che ha messo in difficoltà troppe categorie di lavoratori, difficoltà che ancora oggi si portano dietro, trovandosi ai limiti della sopravvivenza.

Ne abbiamo parlato con Richi stesso…

 Com’è nata l’idea del tuo nuovo brano “Bugie”?

“Bugie” è nata in piena pandemia, insieme ad altri 60 brani che ho scritto in quel periodo. Ero stanco di sentire ciò che diceva il TG, quando la realtà che vivevo in casa e attorno a me sembrava essere l’esatto opposto.

“Bugie” è caratterizzato da un testo molto d’impatto, ti va di raccontarci cosa ti ha spinto a parlare di una tematica così importante?

Chiuso in casa, come il resto degli italiani, la mia vita era diventata casa-lavoro o lavoro-casa.  Insomma, stavo letteralmente uscendo di testa, ero arrabbiato e costantemente giù di morale. Con tutte quelle restrizioni, ho visto padri di famiglia non riuscire a comprare nemmeno più da mangiare per i propri figli. Nel giro di pochi giorni, ho visto negli occhi della gente la stessa rabbia, che provavo io.  Ho pensato, allora, di canalizzare questo sentimento nella musica, nella scrittura, affinché ne potesse scaturire qualcosa di buono e, si spera, utile per gli altri…

Quali sono le tue esperienze in campo musicale ad oggi?

Sono cresciuto con i freestyle in piazza, fino poi ad arrivare a vari eventi e sagre di paese.
Ma sicuramente l’esperienza più grossa, concreta e professionale, l’ho fatta con Sanremo Giovani: mi ha lasciato un bel ricordo in quanto per me è stata la prima volta che sono davvero arrivato vicino a qualcosa di grande.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Mi piacerebbe fare un tour, pubblicare altri singoli, continuare a lavorare ai brani, in studio, perché ho ancora tantissimo da dire e da imparare.

PH: Mario Ugozzoli

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