Macchina da presa sui volti dei due protagonisti, luce elettrica dei lampioni che lambisce le figure, immagini velocizzate del tempo che passa, scie luminose per le strade della Capitale. Lui e Lei si sono conosciuti da poche ore in discoteca, hanno trent’anni e sono single: si profila un ménage estemporaneo, tutto in una notte. Malgrado ciò, i due potenziali amanti, s’infilano nell’abitacolo della vettura, che sta loro come un guanto, e restano lì tutto il tempo. Il road movie alla romana si consuma, passando nei quartieri della Roma che per essere notturna appare trasandata, abulica, stramba e solitaria. Lui e Lei fan tutto per non arrivare alla méta, caracollando assieme attraverso le strade, le piazze, i vicoli. I due potenziali amanti sembrano sentirsi al riparo, il tempo dell’alcova è rimandato. Lei sfacciata e confusamente fragile, Lui introverso e ironico, sono, comunque, due belle facce da cinema. Parlano di sesso, fanno scommesse adolescenziali: “Chi vince prende tutto”. Passa il tempo e l’automobile assume le sembianze di una navicella in uno spazio privo di atmosfera, che esclude l’esterno: certo non vuol essere la maestosa limousine dell’affascinante “ Cosmopolis” (film del 2012 di Cronenberg con Robert Pattinson), dove il mondo esterno entrava e usciva nel regno di Robert Pattinson, padrone assoluto di quell’universo. Qui nessuno è padrone, della propria vita e di quella degli altri. “Andiamo a casa, basta giocare” dice Lei. Ma è un bluff : “Non si trova parcheggio, troppi divieti di sosta” dice Lui. Si capisce che i due baldi giovani preferiscono il road movie. “Sono viva solo se qualcuno mi sceglie” dice Lei. Lui non coglie e Lei attende. Nessuno fa l’azione di avvicinarsi all’altro. Così, d’emblée, dalla poltrona in sala, torna alla memoria la battuta – tratta dal film “Nirvana” di Salvatores – di Amanda Sandrelli rivolta a un suo indeciso spasimante: ”Che voi scopà?”.
Ecco, succede anche questo, guardando questo film, racconto di una notte randagia. Il regista ha dichiarato di aver girato il film in tempi brevi – chiaro esempio di “low budget” – seguendo ciò che avveniva sul set in modo estemporaneo con riprese notturne che hanno messo a dura prova la tenuta fisica degli attori. Soprattutto l’attore protagonista, che, a suo dire, ha guidato l’auto sempre con la camera fissa e le luci puntate addosso: gli interpreti sono bravi. Bella la musica d’atmosfera. Film degustativo e rigorosamente antiromantico.
In sala dal 14 febbraio 2017.

Appendice. Relata Refero.
Intervista a Ivan Silvestrini
Questo film mi è incuriosito girare in un’auto mi ha fatto pensare a “Compolis” di Cronenberg.
Ho visto il film ma ammetto che non ho avuto nessun impatto nel rapportarmi a questo film. Io non avevo, tra l’altro, nessuna limousine (ride n.d.R.) una certa libertà che ha permesso al regista di fruttare in lungo e in largo gli spazi di quella macchina, però, in un certo senso, ho cambiato la struttura della macchina per farla diventare una casa in movimento, questo sì.
Sul suo blog c’è scritto che il film sarà un perfetto anti San Valentino.
Son felice che il film esca a San Valentino (giornata dedicata agli innamorati n.d.R.) perché è una commedia anti-romantica, almeno nelle sue premesse; potrebbe essere un film che parla di cosa fanno i singles a San Valentino. Sono contento che si distacchi da tutte le commedie che vengono fatte sul genere, che mi piacciono anche molto, perché questo film vuole far vedere un modo di avvicinarsi diverso dei due personaggi, non basato sull’amore, almeno inizialmente: un’attrazione che può nascere in una sola notte e di come questo può avere infinite sfumature.
Lei ha detto che il film racchiude le varie fasi di una storia.
Sì, per me il film era l’occasione di comprimere in una sola notte tutte le fasi di una relazione di coppia. Questa è a vera sfida narrativa che ho colto quando ho letto la sceneggiatura ed è il motivo per cui ho voluto fare questo film. Quella notte può racchiudere tutti i momenti di una storia: dall’attrazione iniziale, alla foga della passione, al voler capire i limiti dell’altra persona, a mettere in dubbio quel legame, per poi provare a resistere che è poi l’obiettivo di tutte le coppie che vogliono durare nel tempo.
Nella linguistica del film, si può dire che sia un lunghissimo piano sequenza?
Tecnicamente non posso dire di sì, narrativamente un po’ lo è: noi seguiamo quasi in tempo reale i personaggi, non omettiamo niente di tutto quello che accade loro, ho cercato di essere tenero ma anche crudo con loro. All’inizio sono due persone che non parlano la stessa lingua, poi cercano un modo di funzionare meglio e arrivare a un’unione più profonda.
I suoi maestri registri ai quali s’ispira
Io sicuramente per questo film devo molto a Daniele Luchetti che mi ha insegnato molto, mi ha spinto a raccontare la verità dei personaggi con un’attenzione profonda, a non essere troppo legato a una visione solo tecnica ma percepire il film come una cosa viva, a seguire il flusso. Lo stile di questo film si rifà ai miei maestri come sono alcuni registi del nord Europa e la commedia “indie” americana.
A cosa sta lavorando?
Prossimamente uscirà un altro mio film, sempre in qualche modo legato a una macchina che si chiama “Monolit”. Un film molto ambizioso, al quale ho dedicato più due anni della mia vita. E’ l’adattamento di un fumetto, che uscirà più o meno in contemporanea, scritto da Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo, disegnato da Lorenzo Ceccotti che ha seguito con me l’avventura del film, disegnando questa macchina che non esiste, una macchina di fantasia o la macchina più sicura del mondo, che, a un certo punto, passa dall’essere un oggetto di protezione a un oggetto che ci abbandona: una giovane madre nel deserto ha poco tempo per salvare suo figlio di due anni, chiuso dentro un SUV.
Fine intervista

Titoli di Coda
” 2Night”
Regia Ivan Silvestrini
Interpreti
Matilde Gioli         Lei
Matteo Martari    Lui
Giulio Beranek    Ex di Lei
Soggetto originale scritto da Roi Werner e Yaron Brovinsky
Adattato per l’Italia da Antonio Manca, Antonella Lattanzi, Marco Danieli
Direttore Fotografia Davide Manca
Montaggio Alberto Masi
Musiche Marco Jacopo Bianchi, Saverio Martucci
Prodotto da Controra Film, in co-produzione con Jando Music and Mountfluor Films, in collaborazione con Rai Cinema
Distribuzione Bolero Film