Il prossimo 15 dicembre, la grande opera lirica farà tappa a Frosinone. Il teatro comunale Nestor ospiterà, infatti, in quella data, l’allestimento de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini realizzato da Europa Musica, sotto la direzione artistica di Renzo Renzi. La regia del melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Caron de Beaumarchais, è affidata a Gianmaria Romagnoli, le scene sono di Giovanni Di Mascolo. Il racconto narra della bella Rosina contesa tra don Bartolo e il Conte d’Almaviva che sarà aiutato da Figaro, il barbiere “factotum della città”, a conquistare il cuore della ragazza. Il tema è affrontato dal regista senza discostarsi dalla tradizione ma smussando le asprezze, donando dinamicità alla storia con l’aiuto di una drammaturgia parallela e di tecnologie d’avanguardia, effettuando un lavoro specifico sull’espressività e la gestualità degli interpreti, come ha sottolineato, in sede di conferenza, il Maestro Renzo Renzi.
“L’amministrazione comunale non ha voluto perdere l’occasione di ospitare un appuntamento con la grande lirica: questi eventi rappresentano un momento di crescita culturale e sociale per il territorio – ha sottolineato il sindaco, Nicola Ottaviani – Il Barbiere di Siviglia è una delle opere più importanti e celebri: la sua rappresentazione nel capoluogo, inoltre, potrebbe segnare il primo passo di un percorso finora mai tentato. Grazie alla possibilità offerta dall’uso del teatro comunale, Frosinone potrebbe diventare, infatti, un centro nazionale per la formazione e per tutto ciò che ruota intorno al mondo e, mi si passi il termine, al mercato dell’opera. Intendiamo, con questo primo appuntamento, saggiare l’indice di gradimento del territorio per quel che riguarda i generi dell’opera e dell’operetta per poi lavorare per far nascere qualcosa di utile per il territorio, passando dalla mera fruizione alla produzione e formazione artistica”. L’assessore alla cultura Gianpiero Fabrizi ha rilevato come questa sia “l’inizio di una collaborazione con il Mibact: l’obiettivo è candidare il Nestor perché possa rientrare nel novero dei ‘teatri di tradizione’, attualmente 29 in Italia e nessuno nel Lazio. Questo riconoscimento porterebbe l’accesso a sovvenzioni per finanziare stagioni operistiche e altre attività culturali”. L’assessore ha quindi ringraziato la Banca Popolare di Ancona – Ubi Banca (presente alla conferenza anche il dott. Luca Frattolillo) per aver sostenuto il progetto. Il segretario comunale Angelo Scimè ha messo in risalto come da questa iniziativa potrebbe nascere una importante collaborazione con due eccellenze del territorio, l’Accademia delle belle arti e il Conservatorio “Refice”.
