Litorale desolante desolato, che racconta, solo a guardarlo una stratificazione di vissuti filmici: la giostra fa pensare a ciò che c’era di bello nel passato, sia per il popolo italico sia per i maestri del cinema, con tutta l’infanzia e i suoi echi… gli edifici inquadrati nella loro decadenza ridipingono immagini del capolavoro ” Morte a Venezia” di Visconti.
Un quartiere dormitorio che è un’amara sospesa indicibile visione (incredibile la fotografia), che d’improvviso diventa una città del medio-oriente bombardata (Beirut?) un quartiere ghetto dove chi resta è il fantasma di se stesso. Le amicizie della “borgata” sono decolorate: gli amici si riuniscono al bar e al biliardo, lo spirito non è lo stesso del passato. Poi l’insegna “Dogman” :un sintagma in pelle e ossa, due piante che appartengono al deserto californiano, un western svuotato di eroi.
Marcello è il” Dogman” che non si arrende mai, che cerca l’amore dei cani, di sua figlia, degli amici. Le prove che deve superare sono ardue ma le supera tutte e poi…E’ vero che questa storia è ispirata al famoso”Canaro” (al secolo Pietro De Negri malavitoso romano della Magliana detto così perché tolettatore di cani che si macchiò di un crimine efferato torturando per ore un altro pregiudicato N.d.R.) tuttavia Marcello è personaggio, come non se ne vedevano da anni.
Garrone è bravissimo a rendere poetico ciò che non è…Evita lo splatter, non si lascia tentare dall’uso ormai certificato dello slang che copre una forte carenza interpretativa: Marcello (Marcello Fonte) ha una faccia che riempe lo schermo, qualunque cosa faccia o dica, pur nel suo accento che di romanesco non ha niente. Conosciamo la storia e il finale, ma pur nella sua brutalità e nella sua disperazione, il nostro “Dogman” vive un passo avanti ad Accattone e un passo indietro agli eroi svuotati di non “Non Essere Cattivo del maestro Caligari”, una retroguardia abbacinata per un nuovo futuro cinema. Bravissimi tutti.
Notizie
Marcello Fonte, già vincitore al Festival del Cinema di Cannes, come miglior attore è tra coloro che assieme al regista Garrone vincono il Nastro d’Argento della 72esima edizione (riconoscimenti assegnati dallo Sngci, il sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani).Dogman riceve premi per: miglior film, migliore regia, due migliori attori protagonisti (ex aequo per Edoardo Pesce e Marcello Fonte), produzione, scenografia, sonoro, montaggio (ex aequo con Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino), casting director.
Garrone aveva contro Paolo Sorrentino con” Loro”, i Manetti Bros con “Ammore & malavita” (trionfatore ai David di Donatello) e non è poco.
Titoli di coda
Regia :Matteo Garrone
Attori: Marcello Fonte, Edoardo Pesce,Nunzia Schiano,Adamo Dionisi,Francesco Acquaroli,Alida Calabria,Gianluca Gobbi
Paese:Italia,Francia
Distribuzione: 01 Distribution