Toni Veltri: dal Belgio a “Verona”, arriva il nuovo singolo

Redazione

E’ tornato da poco con un nuovo singolo dal titolo “Verona”, in radio dal 14 Dicembre, accompagnato da un video suggestivo girato in un’insolita Verona notturna e deserta: Toni Veltri, il giovane cantautore italo-belga, che vanta già collaborazioni con artisti del calibro di Gianluca Grignani, Michele Zarrillo, Umberto Tozzi, Toto Cutugno, Antonello Venditti, oltre a riconoscimenti prestigiosi, tra cui il premio per miglior brano inedito al concorso Emozioni Live 2020, presso il Teatro Del Casinò di Sanremo in onore di Lucio Battisti e in onda sulle reti Mediaset (Rete4, Tgcom24, La5) e Sky (Tv Moda). Lo abbiamo intervistato per saperne di più.

Chi è Toni Veltri?

Toni Veltri è un semplice ragazzo, umile, che cerca di fare quello che ama nella vita, ossia la musica.

Cosa vuol dire essere un artista secondo te?

L’artista è colui che, attraverso la propria arte, riesce a trasmettere emozioni, pensieri, idee, perfino provocazioni… Una figura essenziale nella vita di tutti, perché l’arte è essenziale anche nel quotidiano.

E’ stato il mio istinto, la mia passione per la musica a portarmi ad essere un artista. Lucio Battisti è stata la mia massima fonte di ispirazione ed è grazie alla sua musica che ho capito cosa avrei voluto fare da grande. Sono cresciuto con tanta musica e mi son sempre emozionato grazie ad essa, fin da bambino. All’epoca non ne ero cosciente, poi crescendo la musica è diventata un richiamo vitale.

Chitarra o pianoforte?

Ho un debole per il pianoforte, è quello che mi rappresenta di più: melodico, malinconico, il silenzio tra ogni nota… l’eleganza e la potenza che trasmette. Solo a vederlo mi emoziono.

Qual è stata l’esperienza musicale più significativa per te, fra quelle vissute finora?

Son state tutte importanti. Mi hanno insegnato quello che so. Però l’esperienza del piano bar è quella che mi ha trasmesso di più. Cantare di fronte a poche persone è più dura che di fronte a 10 mila. Poi ovviamente non posso dimenticare le mie collaborazioni e aperture di artisti famosi, particolarmente con Gianluca Grignani, cantare in duetto con lui è stato davvero emozionante.

In quale dimensione credi di riuscire ad esprimerti meglio: in studio o live?

Sono un artista molto sensibile e che canta per trasmettere delle emozioni, dunque non posso rispondere altro che i live! Il contatto col pubblico è molto importante per me.

Com’è nata “Verona”?

Verona nasce proprio nella città di Verona, in una notte di venerdì. Ero in giro con un amico e ricordo che si toccava con mano una felicità diffusa, gente che ballava, artisti che cantavano, bar pieni, famiglie che passeggiavano per le vie: era una notte magica. Malgrado tutto ciò, io nello spazio di qualche secondo mi son sentito vuoto dentro, come se mi mancasse qualcosa: mi ha assalito una sorta di malinconia, una nostalgia che mi ha creato malessere. Questo sentimento mi è rimasto dentro per un po’, finché ho deciso di scrivere una canzone. Avevo immortalato il momento con una foto alla quale ci siamo poi ispirati.

Il testo è una sorta di soliloquio rivolto alla città di Verona. Il brano rientra nel filone Indie/Pop con sperimentazione vocale tra la Trap, l’RNB e il POP. E’ stato arrangiato dal Maestro Giancarlo Prandelli con la collaborazione di Massimo Galfano

Il video è stato girato in una Verona deserta. Perché questa scelta?

Abbiamo fatto questa scelta per provare a tradurre in immagini quel sentimento che ho sentito dentro di me quella notte… In più ho voluto rendere omaggio a una città fantastica: Verona di notte è uno spettacolo! Il video è nato da un’idea mia e di Massimo Galfano, è stato girato dal bravissimo Carlo Neviani e dalla troupe di Davide Franzoni (regista di fama nazionale della Image mix 35), sfidando il freddo di fine ottobre. Le immagini esaltano la città ricca di dettagli incredibili: dall’Arena e piazza delle Erbe, fino alla famosa collina dalla quale si scorge l’Adige, i castelli e le mura. Lo stesso Giancarlo Prandelli ha voluto apportare in prima persona il proprio contributo alla scelta artistica, affiancato dall’assistente di produzione, Sara Pederzoli, che ha supervisionato e curato in loco le riprese.