Marzo del 1967, usciva il primo disco della storica band newyorkese “The Velvet Underground & Nico”, prodotto e voluto dal mitico Andy Warhol che spinse per la creazione di una band nella sua Factory e che trovò in quel fantastico personaggio, Lou Reed, il fondatore e padre di tutta la produzione artistica della band.

Proprio la famosa copertina con l’immagine dipinta della banana gialla, fu un’opera eseguita da Andy come fosse un quadro. Il valore del disco però non fu subito carpito dalla critica né tanto meno  ebbe successo commerciale. Si affermò nel tempo però, fino a divenire uno degli album più influenti ed importanti della musica rock, una mistura di generi e suoni nati dalla testa del poeta fondatore che andarono a gettare le basi per futuri generi come New wave, punk o alternative in genere. E’ un disco splendido, che ripropone la vita metropolitana newyorkese, underground appunto, dove si parla di sesso, spaccio ed assunzione di droga e bassifondi, tutto con un tono sempre attento alla poesia, dote innata del mitico Lou Reed.

C’erano i Velvet insieme a Nico, cantante ed attrice tedesca, voluta fortemente da Warhol per aggiungere un tocco a quell’opera d’arte.

Ricordando l’importanza che questo disco ha avuto ed ha nel movimento rock, va considerato il valore prettamente artistico dovuto proprio all’unione di due personalità di quel momento unite per l’arte: Andy Warhol e Lou Reed. E’ una di quelle opere che di fatto hanno cambiato la storia del rock, che ha avuto un impatto importante nelle generazioni di musicisti successive, e cosa fondamentale, ci ha fatto conoscere il poeta.

Spiazzante, spudorato, un insieme di effetti sonori frutto di una creatività assoluta ed infinita dei Velvet Underground il tutto condito e farcito dal tocco artistico del loro primo manager Andy….ne uscì quella che oggi è….un’opera d’arte.