L’incipit è mirabile: i due personaggi attraversano il lago ghiacciato e sotto i pesci nuotano. Un padre cacciatore che lascia scappare la preda…un piccolo movimento rivolto alla figlia bambina.
Citazioni/Affezioni
Il regista ha dichiarato di amare i film d’autore e i maestri: Antonioni, Bergman. Ravvisiamo una citazione sostanziale del film “Gli uccelli” (1963) di Hitchcock, dove la somma degli uccelli che perseguitano la protagonista è una manifestazione dell’inconscio della donna. Il capolavoro sta nel fatto che l’inconscio del personaggio diviene cinema allo stato puro e va dall’interno all’esterno. In Thelma la protagonista, una giovane studentessa di Oslo, l’agire sulla natura è affidato a qualcosa di “paranormale” dunque ciò che si manifesta è ancora più interno al racconto del film e meno “sviluppato”.
Trier sa, tuttavia, dettare i tempi della suspence e lo spettatore segue ogni immagine del film senza stancarsi. La ragazza vive delle crisi violentissime, classificate dallo stesso padre di Thema (un medico psichiatra) come crisi epilettiche “endogene”.
Sta di fatto che quando la protagonista perde il controllo di sé e prova delle emozioni che percepisce incontenibili succedono fatti “extraordinari”.
Il film è attraversato da molte simbologie e da un fil rouge: la famiglia di Thelma è fervente cattolica e non ammette che Thelma possa avere amori “non puri”, o probabilmente amori, libertà, vita reale . Thelma ama Anja , una sua compagna di università.
Un film che racconta l’amore fra due donne con grade eros ed eleganza: donne che non fuggono dalla realtà quotidiana per suicidarsi o per intessere una relazione perversa. Un film senza etichette e pedigree che non vuole strafare, creare tendenze, issare bandiere o far salire su carri: la bellezza dei volti e dei corpi, le inquadrature, la rigorosità della sceneggiatura, la fotografia e gli effetti, fan si che si possa dire di Thelma che è un film perfetto nel suo genere, così com’è. Il talento cristallino dell’attrice Elli Harboe va sottolineato. Film da non perdere.
Titoli di coda
Regia Joachim Trier
Sceneggiatura Eskil Vogt & Joachim Trier
Fotografia Jakob Ihre FSF
Montaggio Olivier Bugge Coutté
Scenografia Roger Rosenberg
Costumi Ellen Dæhli Ystehede
Musica Ola Fløttum
Musiche aggiuntive Johannes Ringen,
Torgny Amdam & Mattis Tallerås
Suono Gisle Tveito, Esben Syberg, Yngvill Kolset Haga
Prodotto da Thomas Robsahm
Produttori esecutivi Sigve Endresen, Eskil Vogt, Joachim Trier
Coproduttori Tomas Eskilsson, Jean et Anne-Laure Labadie, Mikkel Jersin, Katrin Pors, Eva Jakobsen, Mattias Nohrborg, Fredrik Heinig,
Stephan Apelgren, Thomas Gammeltoft
Line producer Mone Mikkelsen
Una produzione Motlys
Coprodotto da Film Väst, Le Pacte, Snowglobe, Copenhagen Film Fund, Filmpool, Nord, B-Reel, Don’t Look Now
Con il sostegno di The Norwegian Film Institute, Eurimages, The Nordic Film & TV Fund, The Danish Film Institute, The Swedish Film Institute, Media
E con Memento International, SF Studios, Storyline, TV2, DR, Triart, C-more
Origine Norvegia/Francia/Danimarca/Svezia 2018
Titolo originale e durata Thelma, 116 minuti
Aspect ratio Scope
CAST ARTISTICO
Thelma Eili Harboe
Anja Kaya Wilkins
Trond Henrik Rafaelsen
Unni Ellen Dorrit Petersen
Thelma a 6 anni Grethe Eltervåg
Neuropsichiatra Marte Magnusdotter Solem
Dr. Paulsson Anders Mossling
Madre di Anja Vanessa Borgli
Kristoffer Steinar Kloumann Hallert
Julie Ingrid Giæver
Daniel Oskar Pask
Infermiera Camilla Belsvik
Infermiera Martha Kjørven
Infermiera Ingrid Jørgensen Dragland
La nonna Vibeke Lundquist
DISTRIBUITO DA TEODORA FILM
