Prologo

Il vento sferza le vie della capitale, gli alberi in fiore della primavera, i passanti.
Le stazioni metropolitane sono chiuse, oscuri presagi dal cielo a inquietare le coscienze.

Teatro
Caracollando, giungo senza fiato nel Fojet del Teatro Eliseo. Saliamo le scale fino al ballatoio numero due. Una zona di neri tendaggi teatrali fan da quinta, da ingresso, da fondo. Luogo sacro, feto materno, raccogliemento.

Off
Il nome Ifigenia risuona nella memoria di chi è lì con me: si ricorda il già visto (all’aperto, in piazze, in teatri lirici).Il luogo come corpo di Ifigenia si trasforma nella sua psiche.Nell’istante dell’entrata, visioni di un lampo di una fiamma sacrificale svaniscono.

Buio
Nell’istante in cui l’attrice varca la scena,con il suo piglio magistrale, si diffonde un’energia nuova, velocizzante, elettrizzante.Siamo all’oggi nelle strade della periferia, nel centro voluttuoso e pretenzioso.
Ifigenia è giovane e dissoluta, si droga, si prostituisce. La pieces contiene vari registri interpretativi in forma di lunghissimo monologo.

Zona iniziale, anno zero
Accenti forti, tono alto, movimento ciclopico delle mani, monologo condotto con nerbo maschile e femminile dall’attrice da sola in scena.
Quadri composti grazie ad un’impalcatura drammaturgica funzionante. Poche pause, una locomotiva senza fermate, la recitazione. Alcune fanno breccia e il pubblico ride, vista la vis comica che sottende Ifigenia (Barbara Chichiarelli)
Zona dei forti sentimenti
Scioglimento delle emozioni, del ghiaccio. La prostituta strafottente e alcolizzata vive l’amore sia pur per una notte…eppure il suo destino la condurrà a vivere  stagioni opposte (come fu del resto nella versione tragica di Ifigenia ,quando la fanciulla passa dall’orrore per il sacrificio alla rassegnazione.)

Zona chiave
Il personaggio sembra abbracciare un clima epico, si rivolge al pubblico come farebbe un personaggio brechtiano che chiede attenzione e giustizia. Dice desolata che noi tolleriamo tutto da chi ci governa con conseguenze di morte. Poi ritorna nel suo dramma personale

Regia e interpretazione

Una regia che si fa guidare dall’attrice e viceversa, in un perfetto un gioco delle parti. L’attrice esibisce un talento cristallino che è affatto esaltato dal suo interpretare (pur benissimo) il personaggio noto della fiction (la serie Suburra N.d.R.), anzi da esso prende la linfa per sciogliere quel legame simbiotico e consolidare la sua presenza scenica.

Virtuosismo
L’eroina è un’atleta che si lancia abbrancando il trapezio, volteggia senza paura.E come potrebbe Ifigenia( che nell’opera si chiama Effie)… Il testo di Gary Owen è bellissimo.
Commovente il brano degli Smiths “Last night I dreamt somebody love me”… Nella tragedia chiuderebbe qui. L’espiazione e il sacrificio sono fondamentali nella tragedia classica. Nello spettacolo Ifigenia in Splott si ha sempre la sensazione che il cerchio non si chiuda.

Splott è una città gallese, tutt’altro che città di promontorio e di Atridi, di Eschilo e di Euripide e non vi è accampamento di greci ma la strada.
Si scrive Splott si legge Atridi
Da non perdere.

Ifigenia in Splott
Di Gary Owen
Con Barbara Chichiarelli
Regia di Roberto Romei
Produzione Teatro Eliseo
Si ringrazia per la collaborazione Teatroblue

Durata: 1 ora

Eliseo Off – Foyer II balconata
Dal 3 al 29 aprile 2019
Spettacoli dal venerdì al lunedì
venerdì ore 18.00 – domenica, lunedì e mercoledì ore 20.00
Prezzi € 7

Biglietteria tel. 06.83510216