Dopo il successo di “Tutte quelle volte”, arriva il nuovo singolo di Daniele Nicolò, “Mario è partito” ad anticipare l’album, in uscita prossimamente. Un brano profondo, che trae ispirazione dallo sconcerto suscitato dalle morti ravvicinate di giovani ragazzi romani a causa dell’abuso di droghe. Dopo lo shock iniziale, il dramma suscita una riflessione introspettiva sulle cattive abitudini: il disorientamento non è solo emotivo, ma anche psichico, conseguente al ricordo delle esperienze e di quegli stessi vizi che hanno portato alla perdita di Mario. “Mario è partito” esprime, quindi, quella rabbia verso tutti i comportamenti autodistruttivi che mettiamo spesso in atto, auto sabotandoci, causandoci dolore talvolta persino dal punto di vista fisico, arrivando, a volte, all’annientamento, all’allontanamento dagli altri oltre che da noi stessi, in un viaggio senza ritorno in cui si va sempre più giù. Il tutto nell’indifferenza di chi ci sta attorno e, troppo spesso, non comprende, o preferisce non vedere la realtà.
L’arrangiamento tende a creare un’atmosfera dance, per conferire un tocco di leggerezza ad un brano di per sé impegnativo nelle tematiche affrontate. Un mood che il video, realizzato da DECH, traduce perfettamente e in modo suggestivo, come ci racconta lo stesso Daniele…
Come nasce l’idea di questo nuovo singolo?
Nasce da una triste vicenda di cronaca che ha visto morire diversi giovani ragazzi gay a causa dell’utilizzo di droghe a fini ricreativi… la notizia dell’ennesima “morte da sballo” mi ha spinto ad una riflessione sulle cattive abitudini in cui spesso a tutti noi capita di cadere.
Abbiamo cercato di rendere l’idea in un video, realizzato da DECH, proprio a Roma tra l’altro. Una bella esperienza perché c’è stata una grande sinergia con tutto lo staff di DECH, bravissimi, sono infatti riusciti a ricreare un’ambientazione molto suggestiva. L’energia positiva che si respirava sul set ha reso tutto più semplice.
Come si sei avvicinato alla musica?
La musica fa parte della mia vita sin da quando ero bambino, quando, in macchina con mio nonno, cantavo le sue canzoni preferite. Da allora, è sempre stata una costante nella mia vita, anche grazie alla famiglia che, tea vari sacrifici, mi ha permesso di coltivare questo sogno. Pensare di vivere senza poter cantare e provare quello che la musica riesce a darmi è davvero inimmaginabile per me.
Quali artisti ti hanno ispirato o ti ispirano?
Nasco come cantante pop/soul e son cresciuto ascoltando Giorgia, Whitney Houston, Michael Bolton, Stevie Wonder e così via, per poi avvicinarmi a generi apparentemente distanti, come l’elettropop, l’elettrodance, la musica elettronica in generale, che rappresenta, ad oggi, lo stile con cui mi esprimo. La mia concezione della musica è cambiata, molto, negli anni come è giusto che sia .
Cosa puoi dirci del tuo percorso artistico fino ad oggi?
Ho iniziato con le classiche serate di pianobar e concorsi canori, poi con la partecipazione ad alcuni format televisivi. Per motivi personali mi sono purtroppo allontanato dalla musica finché, circa tre anni fa, ho trovato il coraggio di rimettermi in gioco.
Una svolta che è frutto della collaborazione con Pietro Cunsolo e Ilario Sergi e che ha avuto inizio durante il primo lockdown quando, liberi da impegni lavorativi, abbiamo voluto, quasi per gioco, divertirci con la musica. Col tempo il gioco si è trasformato in una vera collaborazione artistica. Da lì, la nascita del mio ultimo progetto, grazie al quale, come primo traguardo, ho partecipato al Premio Mia Martini 2021, vincendo il premio della critica con il mio inedito “Scabrosa Atipìa”. A questo ha fatto la seguito la pubblicazione dei mie primi due singoli, “Dentro l’eco” e “Sabbia e Petrolio”.
Hai partecipato a diversi programmi TV nazionali, ci ricordi le tue principali esperienze televisive?
La mia prima partecipazione TV è nel programma “Uno Mattina Estate”, dove mi sono esibito, in tre puntate, in un contest canoro, che mi ha visto poi vincitore. Successivamente ho partecipato a “I Raccomandati”, accompagnato da Luisa Corna. L’ultima partecipazione è quella di “The Voice Of Italy”, nel 2013.
Cosa progetti per i prossimi mesi?
Sto già lavorando per l’uscita del mio album nel 2023, con alcuni dei pezzi già pubblicati ed altri che sono in fase di lavorazione. Seguitemi per tutte le news!
Ph. Alexandra Popova
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