Un evento che unisce storia, musica e tradizione romana: arriva a teatro “Pellegrino che vienghi a Roma”, lo spettacolo ideato e diretto dal Maestro Paolo Gatti, dedicato al legame tra il Giubileo e la musica, dalle origini medievali fino alla storia della canzone romana. L’iniziativa, a ingresso gratuito, rientra tra i progetti promossi da Roma Capitale e vincitori dell’Avviso Pubblico per le iniziative di interesse per l’Amministrazione Capitolina in occasione del Giubileo 2025, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Le date e i teatri
- 11 e 12 settembre – Teatro Petrolini, ore 17.00
- 13 e 14 settembre – Teatro Marconi, ore 20.30 e 17.30
Ingresso gratuito
Info e prenotazioni: 06 5757488
Teatro Petrolini, via Rubattino 5
Teatro Marconi, viale Marconi 698 E
Un omaggio musicale alle origini del Giubileo e della Canzone Romana
Il Giubileo e la musica condividono un legame profondo che affonda le radici nel 1300, anno del primo Anno Santo istituito da Papa Bonifacio VIII. Per quell’occasione nacque il canto popolare “Pellegrino che vienghi da Roma” (detto anche “Pellegrino che vienghi da Franza”), dedicato ai pellegrini. Da questo antico brano prende ispirazione lo spettacolo di Paolo Gatti, che offre al pubblico un viaggio musicale attraverso i secoli, tra storia, fede e melodia.
Accanto a Gatti, sul palco ci sarà la cantante e attrice Sharon Alessandri, che accompagnerà il pubblico in un percorso storico-artistico attraverso i papati e la storia della canzone romana dal 1300 al 2000, frutto di un’approfondita ricerca sulle sue evoluzioni e sulle sue diverse forme musicali.
La tradizione musicale romana dal Medioevo ai cantautori moderni
Lo spettacolo intende dimostrare come la canzone romana abbia una tradizione antica e autonoma, paragonabile per ricchezza e profondità a quella napoletana.
Paolo Gatti guiderà gli spettatori alla scoperta delle origini della musica romana, dalle ottave e sonetti medievali fino ai cantautori degli anni ’80 e 2000.
Attraverso un repertorio di fantasie musicali, il pubblico assisterà all’evoluzione della serenata nei secoli, dal ’200 all’800, con brani come Bella quanno te fece mamma tua, Tutte le notti in sogno me venite, Coraggio ben mio, Io de sospiri, fino ai successi del ’900 e del 2000.
Un percorso che toccherà la Sagra di San Giovanni (1891), la Belle Époque con il compositore Luigi Angelo Luzzi, gli stornelli popolari, le opere del Sor Capanna, di Romolo Balzani e, infine, dei grandi cantautori romani come Amedeo Minghi, Franco Califano, Luciano Rossi, Claudio Baglioni, I Vianella, Mannarino e Ar De Core.
Paolo Gatti e la chitarra classica
Durante lo spettacolo, il Maestro Paolo Gatti, definito “virtuoso della chitarra classica”, eseguirà brani per chitarra sola come Tarantella delle streghe, la Serenata di Silvestri (anni ’30) e Barcarolo Romano di Romolo Balzani, già eseguita all’Auditorium Parco della Musica nel 2002.
Sul palco saranno presenti strumenti d’epoca, tra cui il celebre Decacordo, chitarra classica a dieci corde realizzata nel 1964 da Josè Ramirez per il grande chitarrista Narciso Yepes.











